Molte mamme non conoscono i tempi necessari per lo svezzamento del proprio bambino. Premettiamo che solo un medico pediatra potrà consigliarvi correttamente sullo svezzamento di vostro figlio a seconda dell’età e del fabbisogno.
In questo articolo cercheremo di darvi alcune delle linee guida per lo svezzamento del vostro piccolo e vi consiglieremo anche su quando iniziare a somministrargli il riso.
In molti casi le mamme preferiscono dare ai bambini delle pastine di vario genere per lo svezzamento o preferiscono al riso la più semplice crema di riso. In alcuni casi il riso potrebbe essere difficile da masticare per i bambini più piccoli, per questo si sconsiglia di proporlo ai bambini prima degli otto mesi di età.
Riso e svezzamento
Il riso potrebbe essere inadatto per lo svezzamento a causa della sua dimensione troppo grande per la bocca del bambino. Il riso potrebbe occludere la gola del piccolo e la deglutizione potrebbe risultare difficile.
Per questo bisogna aspettare almeno gli otto mesi, quando il bimbo riesce a masticare abbastanza bene i cibi. Nel caso in cui vostro figlio sia allergico al glutine, riso e creme di riso potrebbero rappresentare un alimento obbligato. In questo caso chiedete consiglio al vostro medico anche su quando iniziare con il riso o con le pastine adatte a chi soffre di celiachia.
Alcune ricette
Un modo per somministrare il riso al bambino è con il classico riso in bianco con parmigiano e formaggino. Fate attenzione a non salare gli alimenti, ai bambini non va somministrato sale prima del primo anno di età.
Il riso inoltre è buono col brodino vegetale, ma sconsigliamo assolutamente il brodo comprato o il brodo fatto con il dado. Cercate di fare del brodo fatto in casa e senza sale.
Potete aggiungere del parmigiano, ma senza esagerare per non condizionare il gusto del bambino e per non traumatizzarlo. In questo modo eviterete di fargli odiare alcuni cibi ed eviterete anche numerosi capricci.
Non costringete mai i bambini a mangiare dei cibi, cercate di prendere tutto con calma per evitare che i piccoli associno al cibo un’esperienza traumatica. Cercate di essere comprensivi e di capire i gusti del vostro bambino.