Tra le malattie contagiose che fanno più paura – per motivi che spiegheremo in seguito – c’è sicuramente la rosolia: le donne, soprattutto quelle che hanno a che fare con una gravidanza, sono letteralmente spaventate dalla possibilità di contrarre il virus.
Il perchè è presto detto, continuate a leggere l’articolo.
Che cos’è la rosolia?
La rosolia è una malattia infettiva e, come tale, ha la caratteristica di essere trasmissibile da una persona all’altra, è considerata, dunque, contagiosa.
Questa contagiosità è dovuta al fatto che queste malattie sono causate da microrganismi che vengono eliminati dal soggetto malato e si trasferiscono in un individuo sano, in diversi modi (feci, urine oppure semplicemente parlando).
Cos’è il periodo di incubazione?
Per “periodo di incubazione” si intende il lasso di tempo che intercorre tra il momento in cui è avvenuto il contagio e quello in cui compaiono i primi sintomi della malattia. In poche parole durante questo periodo, il “malato” sta ancora bene ed avverte, al massimo, un lieve malessere.
Questo periodo è utile ai microrganismi per moltiplicarsi nell’organismo e dare luogo alla malattia. In questo caso, il periodo di incubazione della rosolia varia dai 14 ai 18 giorni.
Quali sono i sintomi della rosolia?
La rosolia può presentarsi inizialmente con una leggera febbre e con l’ingrossamento dei linfonodi presenti dietro al collo e dietro alle orecchie. Nella maggior parte dei casi, i sintomi sono press’ a poco quelli dell’influenza ossia mal di testa, naso otturato e dolori articolari.
Successivamente, il soggetto infetto presenterà sulla propria pelle una vera e propria eruzione cutanea: il colore della pelle diventerà di un rosso uniforme in quanto le macchie finiranno con l’unirsi l’una all’altra. La rosolia causa, durante i primi tre giorni, anche prurito.
Perchè la rosolia è pericolosa durante la gravidanza?
Se una donna incinta viene contagiata, i rischi a cui va incontro, insieme al bambino, sono veramente seri.
Il bambino, infatti, potrà presentare vari problemi come ritardi mentali o addirittura ritardi nella crescita. Ma non è tutto: il bambino potrà essere affetto anche dalla sindrome da rosolia congenita e presentare, dunque, rischi seri quali cecità, sordità o malformazioni degli organi vitali.
Attenzione, mamme! Questi problemi si manifesteranno durante la loro infanzia e non subito.
I rischi sono, però, minori se la malattia viene contratta tra la 12esima e la 28esima settimana, in quanto la placenta riesce a proteggere il feto e il virus non viene contratto. Dalla 29esima settimana in poi, i rischi sono maggiori.
Come prevenire la rosolia?
State tranquille, mamme. La prevenzione esiste e, in quanto tale, deve essere presa ancor prima di rimanere incinte o di aver contratto il virus. Preservate la salute vostra e del futuro bambino, sottoponendovi al vaccino anti-rosolia che non solo diminuirà la diffusione della malattia ma proteggerà anche la salute del futuro nascituro.
Assicuratevi di farlo almeno un mese prima della gravidanza
Per quanto riguarda i bambini, l’età giusta per fare il faccino è dopo i 12 mesi e ripeterlo quando avrà 4-5 anni. Mi raccomando, mamme, fate attenzione al ritorno a scuola!
Non mandatelo a scuola il giorno dopo aver effettuato il vaccino, sarebbe stato tutto inutile. Aspettate una settimana prima di farlo ritornare a scuola, così che il suo sistema immunitario si sarà rinforzato per bene.
Consigli alternativi per evitare il contagio
Come abbiamo già detto, per prevenire la malattia bisogna fare il vaccino prima di rimanere incinte. L’altra cosa da tenere a mente è quella di evitare assolutamente luoghi e persone infette, così da ridurne i rischi di contagio.
Mi raccomando: bevete molta acqua. I liquidi sono importanti non solo per non andare incontro ad una disidratazione ma anche per eliminare, attraverso l’urina, scorie dannose per il vostro organismo.
Come si cura la rosolia?
Care mamme, non esiste una cura per la rosolia. Va via da sola nel giro di una settimana.
L’unica cosa da fare è rimanere a letto e mangiare cibi sani e nutrienti. Non esiste nessun antibiotico e nessun medicinale per curare la malattia.
La somministrazione dei medicinali, durante la rosolia, deve esserci soltanto nel caso in cui la malattia abbia causato delle infezioni così forti che soltanto un antibiotico specifico potrà combattere.
Dunque care mamme, state attente. La salute è una cosa seria, preservatela!