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Scarlattina: sintomi, cura e il pericolo in Gravidanza

scarlattinaLa scarlattina è una malattia molto contagiosa ma, almeno nei soggetti adulti, non eccessivamente preoccupante.

Sebbene infetti generalmente i bambini, non è detto che durante la gravidanza non possa capitare di contrarla, possibilità che esiste anche per chi ha già contratto la malattia in età infantile.

In questo articolo parleremo della scarlattina, del contagio, delle possibili cure e soprattutto delle possibili complicanze, per aiutarvi ad essere informate e a combattere la malattia non con gli strumenti (pessimi) forniti dal panico, ma con quelli (ottimi) forniti dalla scienza.

La scarlattina e il contagio

Lo streptococco che è responsabile dell’insorgenza della scarlattina è capace di sopravvivere anche al di fuori del corpo umano, fino a 48 ore, motivo per il quale il contagio non è solo da persona a persona, ma anche da persona a oggetto che sia venuto a contatto con una persona affetta dalla malattia.

Lo streptococco in questione è molto contagioso, motivo per il quale praticamente tutti, almeno una volta nella vita, finiscono per ammalarsi di scarlattina.

I sintomi

Nei bambini la manifestazione è piuttosto visibile, dato che il corpo finisce per ricoprirsi di macchie di colore rosso intenso, che rendono inequivocabile il decorso della malattia. Per gli adulti le cose si fanno più complicate, in quanto il rush tipico della scarlattina in genere si manifesta in maniera decisamente più lieve:

  • la presenza di mal di gola e difficoltà respiratorie è molto comune per i casi di scarlattina
  • allo stesso modo anche il gonfiore dei linfonodi è un sintomo tipico
  • febbre alta
  • cefalea, ovvero dolore alla testa diffuso e non solo in una zona del cranio
  • presenza del rush, ovvero di macchie rosse che ricoprono il corpo, anche se lievi nel caso degli adulti
  • la lingua diventa di colore biancastro, e presenta anche una miriade di puntini rossi dal colore molto intenso

Le problematiche per chi è in gravidanza

Le problematiche per chi è in gravidanza sono minime, anche se qualche dottore associa la presenza dello streptococco della scarlattina con la possibilità di un parto prematuro. Questo però avviene solo nel caso in cui lo streptococco sia riuscito a infettare anche il canale vaginale.

Il tampone, per stare sicure

Per stare sicure è necessario rivolgersi al proprio ginecologo, che una volta effettuato un tampone vaginale e di conseguenza analizzato lo stesso, riuscirà a dirvi se anche il canale vaginale è contaminato oppure no. In caso di contagio vaginale sarà lui ad indicarvi la terapia più appropriata.

La cura

La cura della scarlattina passa dall’utilizzo di antibiotici, che però devono essere indicati dal vostro medico curante, dato che devono essere scelti in base alla loro gradazione e soprattutto in base alla possibilità di essere usati da parte di donne incinte. Sarà il vostro medico curante ad indicare la terapia specifica.

Nessun rischio, si può stare tranquille

Chiudiamo il nostro speciale con un’indicazione che vi aiuterà a dormire sonni tranquilli. Lo streptococco della scarlattina non causa in genere alcun tipo di problema, a patto che sia curato per tempo e con le terapie giuste. Non è il caso dunque di lasciare il campo al panico: andate in tranquillità dal vostro medico e cominciate a curarvi. Il bambino che portate in grembo non corre alcun rischio!

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