I frutti di mare sono un ingrediente/prodotto tipico della nostra tradizione e della nostra cucina ed è facile che i bimbi ci vengano a contatto sin dalla più tenera età.
I bambini più curiosi, quelli che vorrebbero mangiare da subito come i grandi, potrebbero chiedervi sin dalla più tenera età di consumare un po’ di quelle bizzarre conchiglie, ma quando è lecito e sano darglieli?
Per intenderci, cercheremo di rispondere alla domanda: si possono dare i frutti di mare da mangiare ai bambini? A che età si possono dare? Ci sono controindicazioni? Vediamo di rispondere insieme.
Il problema dell’istamina
Il primo problema contro il quale i pediatri mettono in guardia è quello che riguarda l’istamina. Si tratta di un reagente che è in grado di causare reazioni allergiche, anche importanti, nei bambini e negli adulti.
Se nella famiglia ci fossero casi importanti di allergie, i molluschi e più in generale i frutti di mare andrebbero evitati, senza ombra di dubbio, almeno fino ai 3 anni di età.
Si tratta però di un approccio che, come vedremo più avanti, è attualmente contestato: c’è una parte rilevante dei pediatri infatti che afferma che l’autosvezzamento è il modo migliore per permettere al bambino di crescere senza allergie.
L’autosvezzamento
Non è questo il posto in cui parlarne diffusamente, ma vogliamo solo citare per dovere di completezza quella che è una delle teorie più seguite degli ultimi tempi. Secondo questa teoria, infatti, il bambino andrebbe introdotto a praticamente tutti gli alimenti entro i primi 18 mesi di età.
Secondo i sostenitori di questo approccio, così facendo il bambino andrebbe a diminuire, e sostanzialmente, la possibilità di sviluppare, successivamente nella propria vita, allergie.
Il problema dei patogeni
Il secondo problema derivato dal consumo di crostacei è quello legato invece alla presenza di patogeni all’interno dei molluschi. I frutti di mare che verranno somministrati ai bambini devono essere estremamente puliti e anche ben cotti.
In questo modo comunque si potrebbe cominciare a dare i frutti di mare ai bambini intorno a 24 – 30 mesi di età.
Se il bambino è curioso, è sempre meglio assecondarne le curiosità, soprattutto se alimentari. L’educazione al gusto è una parte importantissima dello sviluppo di una persona ed è qualcosa di cui tenere conto quando scegliamo gli alimenti per i nostri piccoli.