Eccoci di nuovo con il nostro classico appuntamento che spiega cosa mangiare e cosa non mangiare durante la nostra gravidanza. Siamo in un periodo particolarmente delicato della nostra vita, e l’attenzione per la nostra salute e quella del nostro bambino non può che essere altissima.
Oggi parliamo di uova, un alimento praticamente onnipresente e che desta, non a torto, molte preoccupazioni. Si possono mangiare le uova durante la gravidanza? È impossibile purtroppo dare una risposta breve, e sarà il caso di analizzare il problema più a fondo.
Facciamolo insieme.
Niente problemi per le uova cotte
Le uova hanno il loro grado massimo di pericolosità quando sono consumate crude. Quindi a destare la preoccupazione di chi si trova in stato interessante devono essere quelle ricette come lo zabaione che si basano appunto sul consumo di prodotto crudo e non pastorizzato. Siamo davanti a ricette che in genere vengono preparate con l’utilizzo di prodotti ritenuti fidati, ma che non possono comunque essere ritenuti sicuro per il consumo, soprattutto nel caso di donne che siano incinte.
Uova sode
Si possono mangiare, a patto che la cottura sia prolungata e sia l’albume sia il tuorlo siano di consistenza solida e non liquida. Nel caso in cui non avessimo cotto l’uovo a sufficienza, sarebbe meglio evitarne il consumo, dato che potrebbe farsi portatore dei problemi di cui andremo a parlare tra pochissimo.
Uova fritte
Sono sicure, anche se sarebbe meglio evitare di lasciare il tuorlo liquido, e quindi cuocerle su entrambi i lati. Capiamo il piacere dell’inzuppare il pane nel rosso, ma è un lusso che sarebbe meglio non concedersi durante i 9 mesi che ci separano dal nostro futuro bambino.
Uova crude nei dolci
La panificazione o la cottura in forno sono in genere sufficienti per eliminare ogni tipo di pericolo, anche se si potrebbe procedere diversamente nel caso in cui si volesse andare davvero sul sicuro.
Si può procedere infatti alla pastorizzazione delle uova. Si tratta di inserire zucchero e acqua portate ad una temperatura di 121° nell’impasto, temperatura che riuscirà a neutralizzare ogni tipo di agente virale, inclusa la temutissima salmonella.
Prodotti già pronti
Diverso il discorso per i prodotti già pronti. Quando si tratta di consumare maionese, torte già pronte, preparati che comunque includono uova, dobbiamo fare attenzione all’etichetta che riporta gli ingredienti e certificarci che siano utilizzate esclusivamente uova pastorizzate.
Certo, anche qui c’entra molto il rapporto di fiducia che avete con il produttore in questione, ma siamo piuttosto sicuri che le grandi aziende mai correrebbero un rischio del genere, inserendo uova non pastorizzate pur dichiarando il contrario.
Il rischio principale: la salmonellosi
La salmonellosi è una patologia che in genere non arreca danni al feto, ma che può comunque essere provante per la gestante e che andrebbe evitata, per questo, ad ogni costo.
Tra i suoi sintomi ci sono vomito, diarrea, nausea, insofferenza agli odori e ai sapori, anche se molto blandi. Nel caso in cui abbiate il dubbio di essere state contagiate, sarà il caso di rivolgervi con prontezza al vostro medico curante, che saprà indirizzarvi, previ accertamenti, verso le strutture competenti.
Le uova pastorizzate sono sempre ok?
Le uova pastorizzate hanno subito un trattamento ad alte temperature che dovrebbero eliminare del tutto i rischi di infezione virale o batterica. Ad ogni modo, dato che non abbiamo certezze sulla bontà delle tecniche applicate, è comunque meglio evitare di consumare uova crude o poco cotte durante i 9 mesi di gravidanza.
Questo vale sia per le uova contenute nelle creme, sia per quelle contenute in dolci che non sono sottoposti ad una cottura completa: quindi sono assolutamente da evitare soufflé, tortini dal ripieno semi-crudo e dolci al cucchiaio che non subiscono una cottura completa.