La gravidanza, periodo di divieti? Sembrerebbe proprio così, almeno stando a quanto ci raccontano leggende e dicerie che di scientifico non hanno proprio nulla.
Oggi ci occupiamo della tintura dei capelli, per anni mostro da evitare assolutamente durante la dolce attesa, e oggi finalmente e scientificamente reintegrata tra le pratiche che le future mamme possono effettuare senza troppi problemi.
Vediamo insieme i perché delle paure e se possiamo davvero farci la tinta in assoluta tranquillità.
Veleni delle tinte
Le tinte contengono sostanze ritenute, giustamente, pericolose. Il fissante principalmente utilizzato è infatti l’ammoniaca, sostanza estremamente tossica e che, secondo alcuni studi in realtà piuttosto datati, sarebbe in grado di penetrare il cuoio capelluto e raggiungere il nostro sistema circolatorio.
Se dosi minime di ammoniaca non ci fanno in genere preoccupare, quando siamo in stato interessante la paura per il feto è giustamente ai massimi, motivo per il quale, per anni, si è consigliato di non fare la tinta ai capelli durante la gravidanza.
I prodotti sono migliorati, oggi più sicuri
La verità è che però tutti i prodotti che potete trovare legalmente in commercio hanno ricevuto l’approvazione del Ministero della Sanità e sono quindi adatti al consumo umano, anche quando chi riceve la tinta è incinta.
Oggi, in aggiunta, i prodotti per i capelli hanno recepito le critiche in questo senso e preferiscono fissanti e tinture di derivazione vegetale e in generale più delicati, motivo per il quale è piuttosto sicuro sottoporsi alla tinta.
Occhio alla frequenza
L’unica indicazione che in genere i ginecologi danno è quella di non esagerare con la tinta. Va bene farla una volta al mese e non di più, dato che si tratta comunque di agenti chimici che, per quanto naturali, non dovremmo accogliere sul e nel nostro corpo troppo di frequente.
Le vostre abitudini di bellezza sono dunque salvaguardate. Fatevi pure la tinta una volta al mese senza preoccuparvi troppo.