Il sushi è diventata una moda culinaria anche dalle nostre parti, anche se forse in colpevole ritardo rispetto ad altri luoghi del pianeta.
Si tratta di un cibo sano, poco calorico e molto gustoso, ed è proprio per questo che è riuscito a guadagnarsi le simpatie anche di un popolo culinariamente tradizionalista come quello italiano.
Discorso diverso però durante la gravidanza, dato che il pesce crudo potrebbe essere non indicato per la gestante. Vediamo insieme se possiamo consumarlo, quali sono i rischi e se è possibile evitarli pur non rinunciando a questo straordinario piatto.
Il pesce abbattuto è tendenzialmente sicuro
Il pesce da consumarsi crudo viene abbattuto: si tratta di una procedura che viene ormai svolta direttamente sul peschereccio e prevede il posizionamento del pesce in particolari celle frigorifere, che portano il prodotto a temperature molto basse in pochissimo tempo, mantenendone la qualità e le proprietà organolettiche.
Questa procedura però non è sempre in grado di eliminare completamente i batteri presenti nel pesce, che in condizioni normali possono essere fronteggiati facilmente dal nostro sistema immunitario, ma che durante la gravidanza potrebbero creare non pochi problemi.
Non dimentichiamolo: durante la gravidanza il sistema immunitario è depresso
La gravidanza è uno splendido momento della nostra vita, che però porta con se dei cambiamenti del nostro corpo che non sempre sono facili da sopportare.
Il sistema immunitario è posto sotto grande stress e non è efficace tanto quanto lo è prima e dopo la gravidanza. Da qui il problema che potrebbe essere causato dal mangiare sushi durante la gestazione.
Nonostante il pesce sia generalmente abbattuto dunque, meglio evitarlo.
Si al sushi con pesce cotto
Si può comunque mangiare sushi che preveda nella preparazione l’utilizzo di pesce cotto invece che crudo. Non sono poi molti, è vero, ma in ogni menu dovreste riuscire a trovare qualcosa.
Prima di ordinare però chiedete delucidazioni al cameriere, che saprà dirvi con certezza se il prodotto in questione è adatto ad una donna gravida o meno. Nel caso chiedete delucidazioni sulla cottura. Se è cotto, non ci sono problemi di alcun tipo e il pesce può essere consumato con il più leggero dei cuori.
In Giappone però dicono che si può mangiare
Quello che però è strano, alla luce di quello che abbiamo appena detto e alla luce anche delle preoccupazioni espresse dai medici italiani, è che in Giappone il sushi fa parte della dieta delle donne gravide.
Si tratta, anzi, di uno dei cibi preferiti dato che fornisce buoni nutrienti di fronte a pochissime calorie. Si tratta di uno dei grandi dibattiti tra nutrizionisti e medici europei, americani e asiatici.
Il problema non è nel sushi in sé, ma nella possibilità di essere assolutamente sicuri della provenienza dello stesso e dell’utilizzo delle corrette procedure di abbattimento subito dopo la pesca. I controlli in Giappone sono piuttosto stretti e permettono di consumare un prodotto sicuro al 100%.
Il problema del mercurio
Un problema aggiuntivo è quello del mercurio, di cui alcuni pesci possono essere ricchi. Il mercurio è altamente tossico sia per chi è in stato interessante sia per chi non lo è, e in questo caso le preoccupazioni valgono per chiunque.
Il pesce pescato e venduto in Europa è in genere sottoposto a controlli piuttosto stringenti, ma meglio comunque non abusarne, dato che i livelli di tolleranza sono pensati per un consumo medio e mai troppo frequente.
Se il sushi è qualcosa che vi piace tanto, imparate qualche ricetta che preveda l’utilizzo soltanto di verdure (ce ne sono tanti), al fine di evitare un accumulo eccessivo di mercurio nel nostro corpo.
Listeria e toxoplasmosi non sono un problema
Per quanto riguarda il sushi, Listeria e Toxoplamosi non sono un problema, soprattutto se i pesci utilizzati sono stati sottoposti a procedura di abbattimento.
I problemi principali sono causati dalla salmonellosi, di cui alcuni prodotti ittici potrebbero essere portatori, soprattutto se non sottoposti alle procedure igieniche previste dalla legge. I controlli sono in genere molto stretti e i pesci che finiscono sui banchi dei supermercati e delle migliori pescherie possono essere in genere ritenuti sicuri.
Sempre meglio però non rischiare quando non si conosce la provenienza del pesce e sempre meglio affidarsi a pescherie che conosciamo e che possono garantirci che il prodotto sia stato trattato nel modo corretto.