La gravidanza è un momento della vita che ci espone a tantissimi malanni, a causa dei cambiamenti ormonali che avvengono nel nostro corpo.
Tra i più comuni, troviamo proprio il reflusso gastrico e il bruciore di stomaco che possono essere trattati efficacemente ricorrendo a Gaviscon, uno dei farmaci più comuni tra quelli per il trattamento di questi specifici sintomi.
Durante la gravidanza però siamo bombardate di avvertimenti sui farmaci, soprattutto su quelli da banco che sembrano apparentemente innocui ed è sicuramente lecito chiedersi se sia il caso o meno di utilizzare Gaviscon, o se ci siano appunto delle controindicazioni. Vediamolo insieme.
Funziona
La prima cosa che ci sentiamo di sottolineare è che Gaviscon ha degli ottimi record per quanto riguarda il trattamento di questi sintomi durante la gestazione. Secondo i dati diffusi dall’azienda, più del 90% delle donne che ne fanno uso rilevano un miglioramento sia del reflusso gastrico, sia del bruciore di stomaco.
Sull’efficacia dunque pochissimo da ridire, dato che si tratta forse di uno dei migliori medicinali in circolazione per questi scopi. Il fatto che sia efficace però non vuol dire necessariamente che ne sia consigliato l’utilizzo durante un periodo tanto delicato.
Meglio sentire il medico
Nonostante non ci siano controindicazioni specifiche per quanto riguarda Gaviscon, è necessario comunque ricordare che siamo davanti ad un farmaco a tutti gli effetti e che dunque la somministrazione deve essere necessariamente consigliata da un medico.
Se avete problemi di reflusso gastrico o di bruciore di stomaco, la cosa migliore è parlarne con il vostro medico, magari chiedendo proprio delucidazioni per quanto riguarda il farmaco in questione.
Ripetiamo che non ci sono test clinici che dimostrino la nocività di questo prodotto, ma è comunque d’obbligo andare a valutare la situazione d’insieme con il proprio medico curante.
Mai fai da te
Anche davanti a disturbi particolarmente fastidiosi, la cosa più importante da fare è quella di evitare il fai da te in ogni circostanza. Si tratta infatti di una pratica molto pericolosa durante la gestazione, dato che non abbiamo le conoscenze scientifiche per valutare la bontà o meno del farmaco per noi e per il bambino che portiamo in grembo.
La prudenza, soprattutto durante la gestazione, non è mai troppa.