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Tampone Rettale in Gravidanza: cos’è, come e quando si fa?

tampone rettaleGravidanza e tamponi: i test durante la gestazione sono diversi e oggi ci occupiamo appunto del tampone rettale, uno dei test che vengono ritenuti ormai dai ginecologi di tutta Italia come routine da svolgere sia all’inizio della gravidanza, sia quando, sopraggiunta ormai la trentaseiesima settimana, siamo vicinissime al parto.

Si tratta di un test solo relativamente invasivo e che è importantissimo per ravvisare la presenza, nel nostro organismo, di tantissimi diversi tipi di agenti patogeni, che possono andare a creare problemi non solo a noi, ma anche al nostro bambino.

Vediamo insieme quali sono le modalità, quando si fa il test e per cosa può aiutarci.

Il test si fa, in genere, due volte

Il test in questione è un test che va ripetuto due volte: una volta subito dopo il concepimento, o meglio, non appena cominceranno i test successivi all’inizio della gravidanza e una volta intorno alla 35esima settimana di gestazione.

La ratio dietro la ripetizione del test è piuttosto facile da capire. Da un lato si cerca, a gravidanza appena iniziata, di ravvisare o meno la presenza di agenti patogeni che possano andare ad ostacolare il corretto sviluppo del feto; dall’altro lato invece ci si prepara al parto, individuando la presenza potenziale di agenti patogeni che possano, a conti fatti, andare a danneggiare il feto in uscita dal nostro corpo.

Per cosa si usa?

Il tampone rettale durante la gravidanza è un test specifico che ha come obiettivo quello di individuare la presenza di diversi agenti patogeni:

  • Streptococco;
  • Streptococco B;
  • Salmonella.

Si tratta di tre patologie piuttosto serie, che possono andare ad ostacolare sia il proseguo, in salute, della nostra gravidanza, sia andare a disturbare lo sviluppo corretto del nostro bambino.

Come si fa il test?

Il test è svolto dal ginecologo. Con l’aiuto di un bastoncino di cotone di piccole dimensioni (molto simile ad un cotton fioc), il nostro ginecologo andrà a raccogliere parti di feci dal retto, inserendo il suddetto bastoncino per 2–4 cm.

Successivamente il bastoncino con il materiale organico viene chiuso in busta sigillata e sterile e poi spedito al centro di analisi più adatto per l’individuazione della presenza o meno di questi agenti patogeni.

Si tratta di una procedura che non causa in genere alcun tipo di fastidio e che non porta via che pochi minuti. Potete sottoporvici senza alcun tipo di problema e senza alcun tipo di preoccupazione.

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