Mamma Perfetta Per te e il tuo bambino.
Quando il pediatra avverte che è giunto il momento di vaccinare il bambino, iniziano le domande: ma è sicuro? Non è troppo presto? E’ obbligatorio?
Informarsi è sempre un buon metodo per eliminare le preoccupazioni.
Il vaccino
Il vaccino serve per tutelare il bambino da virus e malattie infettive.
Prima di essere messi in commercio e testati, i vaccini sono sottoposti a rigidi controlli proprio per evitare effetti collaterali, ma non sempre tutto fila liscio.
Conseguenze
A seguito di un vaccino, la zona in cui è stata effettuata l’iniezione può arrossarsi, gonfiarsi e causare un po’ di dolore al bambino, ma sarà solo una condizione momentanea.
In alcuni casi, a seguito di una vaccinazione il bambino può subire reazioni allergiche (molto rare) e contrarre febbre, in questi casi è meglio mettere sotto osservazione il bambino in modo che il pediatra possa intervenire tempestivamente per la sicurezza del neonato.
Esistono poi alcuni casi in cui, su fonti non ufficiali come forum e blog, si legge di serie problematiche (tra i quali addirittura l’autismo) nate a seguito di alcuni tipi di vaccinazioni.
Spesso la paura, seppur priva di fondamento, crea forti dubbi su come procedere. Ad oggi tuttavia, moltissimi medici assicurano che non ci sia alcun fondamento scientifico sulla relazione tra vaccino e malattia.
Obbligatori e non obbligatori
Il genitore non è obbligato a vaccinare il proprio bambino ma, nel caso non lo facesse, sarà contattato dall’Asl di competenza della sua zona per avere indicazioni più specifiche sui rischi in cui il minore può incorrere e che può far incorrere in un ambiente sociale.
Le vaccinazioni del neonato iniziano dal terzo mese di vita, con appuntamenti regolari indicati dall’Asl.
Secondo la legislazione italiana le vaccinazioni obbligatorie sono:
- antidifterica
- antitetanica
- antipoliomelitica
- antiepatite virale B
Quelle non obbligatorie, ma generalmente consigliate dai pediatri sono:
- antipertosse
- rosolia
- morbillo
- paraotite
