In questo modo il diffondersi del virus e i casi di infezione si sono notevolmente ridotti e per questo non tutti hanno bisogno del vaccino.
Meningococco: chi è a rischio?
Coloro che sono più a rischio di contrarre una meningite meningococcica hanno meno di vent’anni. Durante il corso della prima età adulta, il rischio di contrarre l’infezione diminuisce.
Nel caso abbiate un bambino piccolo, i medici raccomandano il vaccino contro il meningococco già dal quarto mese. Si consiglia il richiamo dopo il primo anno di età. Quando il bimbo ha sorpassato i dieci anni, in genere è sufficiente un solo vaccino come copertura a vita. In questi casi non si consigliano ulteriori richiami.
Vaccino meningococco: come funziona e quali effetti collaterali?
Il vaccino aiuta il sistema immunitario a produrre gli anticorpi necessari per contrastare il batterio. Il vaccino si fa tramite iniezione. Qualche volta dopo la vaccinazione si possono notare alcuni effetti collaterali, la maggior parte delle volte molto lievi, come:
- Dolore della cute dove è stata fatta l’iniezione;
- Cute dura sul punto della puntura;
- Mal di testa;
- Nausea;
- Febbre.
Tutti questi effetti collaterali sono facilmente gestibili e il corpo riesce a combattere i piccoli problemi quasi subito. Ovviamente se sapete di essere allergici al medicinale, evitate di vaccinarvi.
Il vaccino si fa in ospedale o nelle ASL, chiedete sempre consiglio al vostro medico che potrà anche prescrivervi l’esame e indicarvi dove e quando farlo. Se siete in zone a rischio, cercate di optare per il vaccino piuttosto che rischiare il contagio.