La vaginite durante la gravidanza è un problema purtroppo molto comune che colpisce con una frequenza decisamente più alta rispetto a quando, ad esempio, non stiamo affrontando una gestazione.
Si tratta dunque di un problema con il quale fare i conti, molto spesso, proprio durante la gravidanza ed è per questo motivo che abbiamo messo insieme una guida che vi consenta innanzitutto di comprendere le cause, poi di riconoscere i sintomi e infine di individuare delle possibili cure nei confronti di questa problematica.
La vaginite durante la gravidanza è un problema che quasi tutte devono affrontare. Basta sapere come.
Cos’è la vaginite?
Entro la definizione di vaginite rientrano purtroppo tutto un gruppo di patologie che hanno in comune la fenomenologia più apparente, e non le cause. La vaginite infatti è una condizione in cui compaiono i sintomi che troverete elencati tra pochissimo, senza che tra gli stessi possa esserci appunto causa o soluzione comune.
I sintomi della vaginite
I sintomi della vaginite variano in genere a seconda della causa che li ha scatenati. La vaginite si presenta in genere con:
- Prurito intimo;
- Bruciore, sia durante la minzione che durante l’atto sessuale;
- Fastidio, di diversa intensità, durante l’atto sessuale;
- Perdite vaginali che possono essere molto diverse per consistenza, per colore e per frequenza rispetto a quelle che abbiamo normalmente;
- Lo stesso discorso vale per il prurito, che può colpire sia all’esterno che all’interno, concentrandosi in genere lungo grandi labbra, piccole labbra e entrata vaginale.
Si tratta di un problema che purtroppo ha cause molto comuni a diverse malattie veneree, il che rende la diagnosi estremamente difficile anche per il più esperto dei ginecologi.
Perché colpisce di più durante la gravidanza?
La vaginite colpisce di più durante la gravidanza in quanto purtroppo durante la gravidanza avvengono due fenomeni di carattere fisiologico che facilitano le infezioni batteriche a livello vaginale:
- Da un lato il nostro sistema immunitario gira a ritmo ridotto e dunque può essere meno efficace nel combattere le infezioni, sia di carattere micotico che di carattere batterico che potrebbero colpire la nostra vagina;
- Dall’altro intervengono alterazioni del pH vaginale che possono anche loro modificare l’equilibrio della flora batterica vaginale e dunque rendere possibile l’infezione da parte di questo o di quell’agente batterico.
Come si cura?
Per la cura è necessario il ricorso al nostro ginecologo, in quanto deve essere prima individuata quella che è stata la causa scatenante l’infezione e soltanto dopo approntare una terapia. Essendo molte e diverse le cause che possono portare alla vaginite, non c’è altro modo di intervenire se non così.