
Il virus Zika è una malattia che viene trasmessa tramite la puntura delle zanzare del genere Aedes. Il virus passa attraverso la placenta e il liquido amniotico, per questo può essere molto pericoloso per il feto.
Se contratto, può avere effetti teratogeni sull’embrione e sul feto ed interferire in modo dannoso con lo sviluppo.
Dato che il contagio dalla mamma al feto è comune, si consiglia di fare attenzione alle punture di zanzara e di evitare viaggi in luoghi esotici durante la gestazione.
Virus Zika: zone a rischio e pericoli
Le zanzare veicolo di trasmissione del virus sono presenti in zone calde, come le regioni tropicali e sub-tropicali di Asia meridionale, Americhe e Africa e del Pacifico occidentale.
Per questo motivo, se la donna è in attesa, i medici sconsigliano viaggi in aree tropicali potenzialmente a rischio.
Se il virus attacca l’organismo materno, soprattutto durante il primo trimestre di gravidanza, aumenta il rischio di microcefalia e di altre pericolose malformazioni del feto.
Il virus Zika può essere trasmesso durante la gravidanza o prima del parto e, dato che è altamente neurotropico, può quindi interferire in modo negativo con lo sviluppo fetale, sia andando a colpire il cervello che la placenta.
Se la donna contrae l’infezione a circa due settimane dal parto, essa può trasmettersi al neonato al momento del parto e il piccolo può accusare sintomi come: eritema maculopapulare, artralgia, congiuntivite e febbre.
Cosa fare?
Bisogna sempre chiedere consiglio al proprio medico di fiducia e al proprio ginecologo, se si è stati in viaggio in luoghi a rischio e si sospetta un contagio.
Agire in fretta è fondamentale per ridurre i pericoli e gestire la situazione al meglio. In caso di positività al virus, va seguita una terapia specifica con controlli periodici, sia della madre che del bambino.
Per evitare rischi, spesso, i medici sconsigliano le partenze in luoghi tropicali se la donna è incinta (o viaggi assieme al neonato), meglio rimandare una vacanza che trovarsi a combattere danni alla salute del feto o del bambino.
Il viaggio ai tropici forse dovrà aspettare un po’, ma ne vale la pena per proteggersi.