
Quando si parla di imene si hanno spesso le idee confuse. Di che cosa si tratta? È vero che si rompe? Perché secondo una mentalità un po’ datata è simbolo di purezza?
Queste sono solo alcune delle domande che vengono in mente quando si parla di questa particolare parte del corpo. Oggi noi vogliamo sfatare alcuni miti e fare un po’ di chiarezza su questo argomento. Buona lettura.
Imene: che cos’è
Imene è una parola che viene dal greco hymḗn che significa membrana, è infatti una sottile membrana di tessuto che ricopre parzialmente l’apertura della vagina.
La sua funzione è di proteggere la vagina dalle infezioni o dall’attacco degli agenti patogeni dall’esterno. Non è completamente chiuso perché deve consentire il passaggio dei fluidi vaginali e delle mestruazioni.
La membrana dell’imene è molto elastica, ma quando avvengono i primi rapporti sessuali l’imene va incontro ad un piccolo trauma e può lacerarsi. È falso però dire che la sua rottura ne provoca la sparizione dato che si “allarga” ma non scompare.
Durante i primi rapporti sessuali può non dare alcun segno di sanguinamento oppure dare origine a perdite di sangue più abbondanti. La perdita ematica però non deve spaventare dato che è fisiologica e causata dalla rottura dei capillari. Vediamo ora di sfatare un paio di falsi miti sull’imene.
Falsi miti
Il primo riguarda il dolore. Non è propriamente vero che si sente dolore durante i primi rapporti a causa della rottura dell’imene. Il dolore è soprattutto dovuto al fatto che i muscoli di vagina e perineo sono tesi.
Molti credono ancora che l’imene serva come garanzia della purezza di una donna, ma si tratta di un vero e proprio luogo comune figlio di una mentalità molto datata.
Il povero imene è semplicemente una membrana sottile che aiuta a proteggere l’ambiente vaginale, muta nel tempo e dopo il parto ne restano solo pochi residui, ma non bisogna accostargli significati che non gli appartengono.
Lasciamo in pace il povero imene e consentiamogli di recuperare le sue funzioni reali di protezione, che nulla hanno a che fare con quelle che gli sono state affibbiate negli anni e che riguardano la purezza.